Escursioni

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         ESCURSIONI / PASSEGGIATE 
           diverse e suggestive le possibilità di escursioni e passeggiate 
sssssss - Giro del lago  
  - Vetta del Monte Re con filmato
  - Giro del Monte Re  
  - Bivacco/rifugio Brunner con filmato
  - Bivacco Cai Gorizia con filmato
  - Forcella del Vallone  
  - Forcella delle Cenge con filmato
 
Giro del Lago di Predil    
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 il lago e cinque punte
DIFFICOLTA' : facile, suggestivo  
TEMPI: Ore 2.00  
CARATTERISTICHE : Brevi tratti di strada asfaltata, bar sul percorso  
Vicino all'abitato di Cave del Predil, nella valle Rio del Lago, troviamo dopo circa 3 km uno fra i più bei laghi di morena dell'intero comprensorio montano regionale il lago di Predil. Dalla casa vacanza percorrendo via dell'industria verso il ponte di fronte alla casa girare a sinistra per via della chiesa e costeggiando sulla destra la chiesetta percorrere via Monte Re fino all'incrocio con la statale 54 ( largo della barriera vecchia) dove dovrete girare a sinistra fino alla curva a gomito, 50 mt, e imboccare la stradina sulla destra proprio sulla curva.  
 
 
 
 
 
alt                la cascata sul sentiero che porta al lago del predil  
   
   
Dopo circa 100 metri, superata una magnifica cascata che lascerete sulla vostra sinistra (foto a destra), la stradina diventa un comodo sentiero che vi porterà  sottomonte fino al lago.
Il sentiero ricco di vegetazione, pini mughi, rododendri ecc., dovrà essere lasciato poco dopo aver visto il lago del Predil,  scendendo al primo sentierino  sulla destra .
 
 
 
 
 
 
 
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sciale al lago
 
 
 
Tenetendosi sempre in direzione del lago ( ovest ) giungerete sulla statale che porta al passo del Predil,  percorrete il breve tratto di statale verso nord e giungerete  allo Chalet del Lago a monte del lago (foto a sinistra).   
Proseguite sul sentiero che costeggia la strada, in direzione Sella Nevea e  imboccate la strada che scende a sinistra , indicata dal cartello con scritto  "giro del Lago", (foto sotto),  verso il pianoro antistante il lago del Predil.
 
   

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La strada storge a gomito ritornando in direzione lago.
Seguitela per 200 metri di bosco, attraversate il greto di un torrente e ricominciate a seguirla  inoltrandovi nuovamente nel bosco.
Dopo circa 700 metri giungerete sulla spiaggia del lago.
Continuate a seguire la strada che costeggia il lago che poi si inoltra nuovamente nel bosco. Arrivati ad una nuova spiaggia, cercate un sentiero che si inerpica nel bosco partendo dal greto di uno stretto torrente. Seguite il sentiero e salite per circa 1.5 km fino a giungere alla strada asfaltata che sale a passo Predil. Seguite la strada verso valle ed in occasione del primo tornante, lasciatela per immettervi in una mulattiera.
Dopo pochi minuti giungere ad un posto panoramico, ideale per una sosta.
Proseguite seguendo la mulattiera verso valle. Prestate attenzione ad imboccare un sentiero sulla vostra sinistra che piega bruscamente verso il lago.
Imboccatelo e percorretelo fino alla strada, che costeggia il lago.
Seguite la strada, superate il ponte sull' affluente del lago, e girate a sinistra verso il lago stesso.
Dopo pochi minuti giungerete allo Chalet del Lago, ideale per una pausa merenda.                                      
 
 
Il lago meta di turismo locale, è un punto di sosta molto suggestivo e anche facilmente raggiungibile. Circondato dalle più belle montagne delle Alpi Giulie  (il gruppo del Jòf Fuart, le Cinque Punte, la Torre Guarda, la Cima dei Mughi) questo specchio d'acqua rappresenta anche un importante punto di partenza per interessanti escursioni alpine.
Mi limiterò qui a citarne alcune, invitando chi visiterà la zona a "scoprire" i numerosi itinerari che si snodano partendo dai piedi delle severe cime che sovrastano questo pittoresco luogo.
 
 
 

Vetta del Monte Re     filmatoalt

DIFFICOLTA' : Escursionismo
TEMPI: Ore 4,15
 
Dalla casa percorrete via dell'industria fino al ponte.
Attraversatelo e prendete la strada asfaltata che sale al monte.
Oltrepassate le ultime case la strada si trasforma in una  pista sterrata.
Percorretela fino  ad un vecchio edificio minerario (m 1023, foto sotto ) dove essa termina .

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                                                                                                cima del monte re

Da qui proseguite lungo il sentiero che vi porterà alla cima del monte

               edificio minerario                

 
 
 
 
  
Giro del Monte Re    
alt    DIFFICOLTÀ: Escursionistico
 TEMPI: Ore 5,00
Dalla casa vacanza percorrere via dell'industria fino al ponte, attraversato lo stesso  si prende la strada asfaltata che oltrepassate le ultime case si trasforma in una sconnessa pista sterrata che costeggiando  la miniera vi  condurrà alla frazione di Caroli.
Da qui si prosegue lungo una strada forestale e dopo una serie di tornanti, nei pressi di un rudere (1014 m.), si abbandona la strada e si prosegue lungo un sentiero sulla destra che sale verso Sella delle Cave.

Questo tratto di sentiero si sviluppa all'interno di un versante boscoso nel quale vi sono diverse specie forestali: abete rosso, abete bianco, faggio, acero, olmo, maggiociondolo e altre. Dopo aver raggiunto la Sella (1334 m.) comincia un tratto in discesa che presenta molti scorci panoramici verso Cima del Cacciatore, Cima di Riofreddo e Cima delle Rondini.

Attraversato il piccolo torrente denominato Rio Freddo (1012 m.) il percorso in discesa termina e si arriva ad una radura di pascolo. Da qui si scende a destra lungo la pista forestale che costeggia il rio e l'omonima valle di Riofreddo, incassata tra Cima del Cacciatore (a sinistra) e di Monte Re (a destra).

Dopo una piacevole passeggiata si arriva alla piccola frazione di Riofreddo (817 m.) e quindi all'incrocio con la strada statale per il passo del Predil. Presa la direzione di destra e superato il ponte sul Rio del Lago si ritorna a Cave del Predil. La strada statale, nel tratto iniziale, è formata da alcuni tornanti che si possono evitare prendendo il sentiero che diparte poco dopo il ponte sul Rio del Lago. Esso, che coincide con la vecchia strada, ha inizio nei pressi della Madonnina e, conduce alla frazione di Muda (870 m.).MONTE RE - 1912 m.

     
Bivacco/rifugio  Brunner  filmato    
alt  bivacco brunner
DIFFICOLTA': Percorso turistico, richiedono una certa conoscenza dell'ambiente e una buona preparazione fisica alla camminata
 TEMPI:  Ore 3.30 - 3.45  

Dalla casa vacanza percorrendo via dell'industria verso il ponte di fronte alla casa girare a sinistra per via della chiesa e costeggiando sulla destra la chiesetta percorrere via Monte Re fino all'incrocio con la statale 54 ( largo della barriera vecchia) dove dovrete girare a destra e attraversare il ponte .

Finito il ponte imboccate a destra via Cividale e risalitela brevemente fino ai condomini  subito dietro di essi , sulla sinistra .
L’escursione ha inizio lungo una pista sterrata dal fondo un poco sconnesso (m 934, segnavia CAI n. 656) che prende a salire con buona pendenza intersecando quasi subito la linea di uno skilift. A circa 5 chilometri a sud di Cave del Predil si imbocca  il sentiero (segnavie CAI n. 625) , lungo la strada per Sella Nevea - appena passato il ponte sul Rio Bianco - e si dirige verso il bivacco Brunner (non custodito).

  
Ci si incammina nella Valle di Rio bianco, percorrendo in gran parte un bel bosco di faggi si fiancheggia il Rio fino ad attraversarlo su comodi sassi. Un paio di tornanti nel bosco e si arriva al EX Bivacco G. Brunner (m.1432) di proprietà della Società Alpina delle Giulie e costruito in origine quale capanna di caccia del re di Sassonia.
È un itinerario semplice ma molto remunerativo dal punto di vista paesaggistico e naturale. circa 1 ora  
  
Bivacco Cai Gorizia      filmato alt
DIFFICOLTA': Percorso turistico, richiedono una certa conoscenza dell'ambiente e una buona preparazione fisica alla camminata
TEMPI:  Ore 1.15  dal Bivacco Brunner

Giunti al Bivacco Brunner si prosegue a fianco al Bivacco sulla destra, per uscire poco sopra dal bosco, si attraversa il torrente (ultima possibilità per rifornirsi d'acqua) e fra i mughi si arriva a un bivio.

Si prende il sentiero di sinistra che con numerosi tornanti sale il vallone, mentre a destra il sentiero sale verso la Forcella di Riobianco (segnavia N°630).

Arrivati all'altezza di una impalcatura di legno (una teleferica di guerra), attraversare a sinistra oltre le travi fino a giungere al Bivacco Cai Gorizia 1950 m (ore 1.15).

 
 
 

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Forcella del vallone

DIFFICOLTA': Percorso turistico, richiedono una certa conoscenza dell'ambiente e una buona preparazione fisica alla camminata

TEMPI:  Ore 0,40  dal Bivacco Cai Gorizia

 

 

Dal Bivacco Cai Gorizia si continua (sempre segnavia N°625), percorrendo il sentiero detritico che ripidamente porta alla Forcella del Vallone (2180 m) (ore 0.40), si scende un piccolo tratto detritico poi su un comodo prato si arriva al rifugio.

 





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 Forcella delle Cenge da Cave del Predil filmato

DIFFICOLTA': escursionistico

 TEMPI : Ore 3.00

 
Dalla casa vacanza percorrendo via dell'industria verso il ponte di fronte alla casa girare a sinistra per via della chiesa e costeggiando sulla destra la chiesetta percorrere via Monte Re fino all'incrocio con la statale 54 ( largo della barriera vecchia) dove dovrete girare a destra e attraversare il ponte . 
Finito il ponte imboccate a destra via Cividale e risalitela brevemente fino ai condomini  subito dietro di essi , sulla sinistra .  
L’escursione ha inizio lungo una pista sterrata dal fondo un poco sconnesso (m 934, segnavia CAI n. 656, cartello nella foto sotto) che prende a salire con buona pendenza intersecando quasi subito la linea di uno skilift. alt
Ad un tornante si lascia a sinistra il Sentiero del Lago (cartello) per proseguire lungo la strada che in breve attraversa anche la pista di discesa.

Dopo poco si devia a sinistra traversando un greto rovinato oltre il quale si prosegue per una buona mulattiera di chiara origine militare.

Con moderata pendenza ha inizio una diagonale nel bosco di faggio che va progressivamente arricchendosi di conifere. Dopo avere oltrepassato uno spallone con panchina il sentiero si affianca ad un greto che ha parzialmente rovinato il tracciato. Si percorre quindi una fascia sgombra da vegetazione dove lo sguardo può finalmente spaziare verso le vette che circondano il lago del predil. Si rientra brevemente nel bosco, poi il sentiero esce tra i mughi rasentando una fascia rocciosa che porta ad un progressivo restringimento del tracciato. Gli ultimi metri sono un poco esposti e friabili, ma senza particolari problemi si guadagna il panoramico spallone all’imbocco del vallone del Rio della Malga (m 1325). Dal piccolo belvedere il sentiero piega decisamente a destra entrando nel vallone. Su tracciato nuovamente agevole la mulattiera rientra nella faggeta disegnando a quota 1500 circa una larga ansa. Grandi piante di larice e la presenza sempre maggiore del mugo ci introducono al solitario mondo alpestre delle Vette Scabre le cui cime emergono dalla vegetazione arborea. Su terreno via via più aperto il sentiero esce in vista del valloncello che scende dalla forcella delle Cenge , ora ben visibile. Raggiunta la base del pendio si oltrepassa un rugo iniziando poi a salire con pendenza più marcata tra balze erbose consolidate dai baranci. Ad ottobre le fioriture sono ormai scomparse e solo qualche genziana sfrangiata resiste ancora ai primi rigori del clima. Ci si sposta progressivamente sulla sinistra fin dove il costone erboso lascia il posto ad una fascia rocciosa sporca di fine detrito che va risalita seguendo i segnavia. Dopo un breve traverso ci si trova alla base di un canalino friabile che si supera utilizzando i ricomparsi mughi. Ancora pochi metri di terreno detritico e ci si ritrova alla base del pendio erboso terminale, ripido ma ben consolidato.

A strette svolte si raggiunge quindi lo stretto intaglio di forcella delle Cenge(m 1820), affacciata su un incassato canale detritico. Insolita anche se limitata la visuale che si apre dalla forcella verso la Vetta Bella e la parte alta del vallone di Rio Bianco con il bivacco Gorizia. Sulla parete di destra bolli rossi ed una scritta indicano l’attacco della via di II grado alla Cima delle Cenge. Per il ritorno si può utilizzare il medesimo itinerario oppure proseguire lungo il segnavia CAI n. 656 che si inerpica sulla sinistra  per poi scendere bruscamente nel vallone di Rio Bianco

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